Subito dopo la Tabaccara troviamo l’isola dei Conigli con la sua riserva naturale di Lampedusa, terrestre e marina. Raggiungerla via terra è un poco impegnativo, nell’ultimo decennio la strada è stata agevolata da una pianificazione a strati, ma arrivare qui a piedi rappresenta sempre un percorso impegnativo.
Qualche anno fa si è tentato un rimboscamento del luogo, per riportare il posto ai suoi splendori floristici, ma purtroppo il tentativo non è stato accettato dalla natura, si sa il continuo disboscamento precorso ben due secoli fa, ha portato l’isola ha un fragilità dell’ultimo suolo contenete la terra, rendendosi invulnerabile al vento, che l’ha portata via mostrandoci Lampedusa per come la vediamo oggi brulla e selvaggia ma affascinate proprio per questa sua morfologia, ma incapace di accogliere rabici arbifiche tali da mantenere alberi anche se trapiantati. La spiaggia è la più grande dell’isola ed è proprio in questa spiaggia che regolarmente ogni anno nidifica la tartaruga Caretta Caretta speci acquatica di tartaruga protetta perché in via di estinzione. I fondali sono sabbiosi ed il colore del mare riprende tutte le tonalità di azzurro in alcuni tratti anche verde smeraldo, vi sembrerà incredibile come i pesci qui non essendo abituati ad essere cacciati si avvicinino è severamente vietato dargli a mangiare e sporcare l’isola in genere ogni anno gli orari di visita vanno dalle 8:00 del mattino fino alle 19:00 in alcuni periodi dell’anno è possibile che le visite sono limitate ad un numero chiuso, un servizio ombrelloni ed un chioschetto sono presenti all’ingresso.